Nuovo Digitale Terrestre 2024 DVB T2
Guide e informazioni sul passaggio alla nuova Tv digitale in Italia.

Da quando non si vedono più i canali sul digitale terrestre?


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Sta arrivando il nuovo digitale terrestre! E tu sei preparato? E da quando non si vedono più i canali?

Ok, calma. Durante i vari Switch Off, i canali del digitale terrestre cambieranno frequenze e codifiche, ma si potranno vedere lo stesso. Vediamo quando sono programmati i vari spegnimenti e le riaccensioni e cosa fare per ritrovare tutte le emittenti.

Il nuovo digitale terrestre è in arrivo sui teleschermi degli italiani. Ma non sarà un passaggio rapido, anzi. Secondo il calendario ufficiale dei lavori varato dal Ministero dello sviluppo economico, la transizione è partita il 15 novembre 2021 e terminerà nel lontano gennaio 2023.

La Road Map del passaggio alla nuova TV digitale

Il passaggio alla nuova TV digitale sarà infatti eseguito in varie fasi e sarà lungo e tortuoso, con l’introduzione di nuove tecnologie e cambi di frequenze.

In sintesi i lavori degli Switch Off prevedono:

  1. la fase della liberazione delle frequenze TV (banda 700 MHz) in favore delle tecnologie della telefonia mobile;
  2. la fase del passaggio per tutte le emittenti alla codifica Mpeg-4 (sempre con lo standard DVB-T) dei canali HD;
  3. l’ultima fase della transizione al nuovo standard DVB-T2 HEVC (main 10).

Passaggio alla nuova codifica Mpeg-4

Il passaggio alla nuova codifica video per i canali nazionali e locali non è obbligatorio ed è stata delegato ai singoli operatori TV che possono scegliere liberamente quando optare per passare dalle trasmissioni con codec Mpeg-2 a quelle con Mpeg-4 / H.264. In questa prima fase (che sarà attiva potenzialmente sino al 2023) tutti i canali rimarranno in onda con il vecchio standard DVB-T.

Il 20 ottobre 2021 scorso Rai e Mediaset hanno fatto passare alcuni canali alla codifica Mpeg-4 (alcuni in definizione standard, altri in HD) in tutto il territorio nazionale.

Il 22 novembre 2021 anche alcuni canali Viacom (Super!, Paramout Network, Spike e VH1) hanno eseguito questo passaggio.

Progressivamente tutti i canali trasmessi sul dtt passeranno quindi a questa codifica.

Se non vedi più questi canali fai una risintonizzazione della TV e assicurati che il tuo apparecchio abbia un sintonizzatore dtt per i canali HD.

Scopri se il tuo TV è compatibile con lo standard Mpeg-4.

Come ritrovare i canali Rai dopo lo Switch Off

Come ritrovare i canali Mediaset dopo lo Switch Off.

liberazione-frequenze

Il processo di liberazione delle frequenze 700 MHz

Parallelamente al cambio di codifiche video, tutti gli operatori TV (nazionali e locali) saranno obbligati a lasciare le frequenze sopra i 700 MHz (canali dal 49 al 60 UHF). La liberazione dei cosiddetti Multiplex sarà eseguita per aree regionali dal 15 novembre 2021 sino al 30 giugno 2022.

  • Sardegna: dal 15 novembre al 2 dicembre 2021 (Vedi qui tutte le date e i comuni coinvolti della Sardegna nel dettaglio.);
  • Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, tranne la provincia di Mantova, provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano, Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, tranne la provincia di Piacenza: dal 3 gennaio al 15 marzo 2022;
  • Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche: dal 1° marzo al 15 maggio 2022;
  • Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania: dal 1° maggio al 30 giugno 2022.

In questa fase sarà ridotto il numero di Mux (frequenze) assegnate alle TV e i canali subiranno moltissimi spostamenti di frequenza. In tutto il periodo delle liberazione delle frequenze è consigliato eseguire più di una volta la risintonizzazione dei canali sul proprio decoder o televisore.

Liberazione delle frequenze 50-53 UHF

La liberazione dei canali 50-51-52-53 UHF è già partita nel gennaio del 2020 per limitare i problemi di interferenze con i paesi confinanti nel processo di refarming descritto prima. Questo specifico spegnimento di frequenze (51 e 53 sono per i canali locali, 50 e 52 UHF per quelli nazionali) è programmato così:

  • 1° gennaio – 31 maggio 2020: province di Imperia, Savona, Genova, La Spezia, Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto, Viterbo, Roma, Latina, Oristano, Sassari;
  • 1° giugno – 31 dicembre 2020: province di Verbania-Cusio-Ossola, Vercelli, Biella, Novara, Varese, Como, Lecco, Milano, Lodi, Monza-Brianza, Pavia, Cremona, Bergamo, Piacenza; Area di copertura degli impianti di Malles Venosta, Plan De Corones, Brennero, Vipiteno Valle Isarco, Valle Isarco, San Candido, Prato alla Drava, Alta Val Venosta, Curon Venosta e Solda;
  • 1° gennaio – 30 giugno 2021: province di Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa, Catania;
  • 1° settembre – 31 dicembre 2021: province di Trieste, Gorizia, Pordenone, Udine, Venezia, Treviso, Verona, Vicenza, Rovigo, Padova, Mantova, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Rimini, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro Urbino, Chieti, Pescara, Teramo, Campobasso, Foggia, Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Taranto, Lecce, Matera, Cosenza, Crotone, Catanzaro, Reggio Calabria.

Passaggio al nuovo standard DVB T2

Il vero passaggio alla nuova TV digitale non ha ancora una data precisa. Secondo la Road Map del ministero è previsto a partire da gennaio 2023. Questa ultima fase della transizione obbligherà tutti gli operatori TV all’utilizzo dello standard DVB-T2 con codifica HEVC main 10.

Per ricevere e vedere i canali TV dal 2023 perciò sarà necessario avere a casa un dispositivo TV compatibile con questo standard.

Vedi qui come capire se il tuo TV è compatibile con lo standard DVB-T2.

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